Madonna del Giro

 

La Madonna del Giro

 

Madonna del Giro

La gente marchigiana è stata sempre molto devota della Madonna; ciò risulta dalle tante chiese e cappelle dedicate al suo nome e dalle svariate confraternite e pie unioni formatesi per promuovere la devozione mariana.

Fu pure un papa marchigiano, Pio IX, che proclamò nel 1854 il dogma dell’Immacolata Concezione, cioè il primo privilegio che Dio concesse a colei che Egli scelse per Madre del Salvatore e Madre della Chiesa.

È anche da ricordare che nella terra marchigiana c’è il santuario mariano più importante d’Italia, quello di Loreto, nel quale, secondo la tradizione, si conserva la casa della Madonna.

Correva l’anno 1428 quando a Silvano, una parrocchia vicino a Fermignano, i parroci delle vallate del Metauro e del Candigliano fondarono la Congregazione del Convento di Silvano, che in seguito venne chiamata, a causa dei suoi annuali spostamenti, “Madonna del Giro”.

Fin dall’inizio i fondatori della Congregazione fecero fare un apposito quadro raffigurante la Madonna sostenuta da una corona di angeli con sotto dei fedeli che Ella protegge e invita verso il Cielo. In primo tempo questo quadro fu tenuto fermo nella chiesa di Silvano, mentre una copia di esso, uno stendardo, girava di parrocchia in parrocchia e vi rimaneva un anno.

Più tardi, quasi un secolo dopo, sorsero altre cinque Congregazioni; una di queste è quella della “Classe di Montefabbri”, oggi “Val dell’Apsa”.

Il trasporto di questa venerata immagine avviene il primo sabato di settembre di ogni anno. L’Immagine della nostra Congregazione della Val dell’Apsa compie questo itinerario: Montefabbri, Bucaferrara (per Coldazzo), Gallo di Petriano (2 anni per comprendere anche l’antica sosta a Coldelce), Ripe,  Morciola (2 anni per comprendere anche l’antica sosta a Serra di Genga), Colbordolo, Talacchio, San Giorgio in Foglia.

Nell’anno di permanenza dell’Immagine nella parrocchia si dovevano celebrare i “Conventi” almeno una volta al mese.

Quale lo scopo di questa Congregazioni e dei conventi?

Nella prefazione ai Capitoli, redatti nel 1894, ( che rispecchiano quelli più antichi), si legge: più che nobile e santo è lo scopo di questa Pia Unione. Essa mira al vincolo della più stretta unione tra i confratelli, a questo cioè che i medesimi affidati tutti alla materna protezione di Maria SS. vivano nella più perfetta concordia  di parole, di pensieri, di affetti; si diano edificazioni l’un l’altro e si aiutino a vicenda per il bene dei fedeli, i quali nella celebrazione dei Conventi hanno la più propizia occasione per onorare in modo speciale la Vergine Celeste Patrona, suffragare le anime del purgatorio ed accostarsi ai Sacramenti.

Da ciò si deduce che i frutti spirituali ed umani che si aspettavano i fondatori della Madonna del Giro erano principalmente questi:

1. Carità e collaborazione tra i sacerdoti, tendenti all’edificazione dei fedeli, dei quali essi erano le guide  e i maestri. Il Convento offriva loro la possibilità di incontrarsi, scambiarsi le idee e di pregare insieme.

2.Devozione alla Madonna. Per mezzo dei Conventi, con preghiere particolari, con riflessioni e letture sulla parte salvifica che Maria ha nella vita dei singoli credenti e nella Chiesa, si dava il modo di vivere e consolidare la stessa devozione mariana.

3.Pietà verso i defunti. Con la celebrazione dei SS. Messe nei Conventi, con preghiere e riti appropriati si dava l’opportunità di coltivare la pietà per i defunti e di richiamare ai vivi la realtà della morte e dell’immortalità dell’anima.

4.Ricevere i Sacramenti. La presenza di più sacerdoti al Convento offriva alla gente la facilità di confessarsi, cioè di rivedere la propria coscienza, di purificare e di ricevere il perdono dal Signore. L’ascolto di più Messe e il comunicarsi in una di esse, era allora la migliore celebrazione eucaristica, il giorno straordinario per la rinascita e la crescita spirituale.

Nel Convento c’era quindi un incontro comunitario dei pastori con i fedeli e di tutte le famiglie della parrocchia, vi si vivevano i valori spirituali e umani. In pratica si può dire che l’anno della Madonna del Giro in parrocchia era una primavera delle anime.

Questi frutti sperati la Madonna del Giro li ha fatti maturare anche ai nostri tempi. Noi dobbiamo essere grati a quelli che ci hanno offerto questo bene della Madonna del Giro e poiché siamo ricchi di mezzi materiali, dobbiamo essere anche più disposti ad arricchirci spiritualmente, trovando nella lodevole tradizione ricevuta un mezzo particolare per la nostra crescita cristiana.

 

 


 

 

Resoconto della Festa della Madonna del Giro 2013

 

Addobbo fiori                 € 450,00

Luminarie                       € 650,00

Banda musicale              € 2.300,00

Manifesti                        € 100,00

Fuochi pirotecnici          € 1.300,00

SIAE                              € 400,00

Bibite                             € 135,00

Vino                               € 164,00

Dolci                              € 855,00

Pizza                              € 50,00

Sacerdote predicatore    € 100,00

 

Totale entrate               € 6.685,00

Totale uscite                 € 6.504,00

Residuo                         € 181,00

 

Pesca parrocchiale         € 1.534,00