Cenni di Storia

 

La chiesa di San Marco è ubicata sulla cima di una collina, a ridosso di un crocevia di strade che conduce sia Chiesa San Marco in Ripeall'ormai distrutto castello di Ripe, che al fondo valle. Non si ha notizia della sua erezione ma certamente era già eretta nel 1291 , mentre agli inizi del XV secolo era parrocchiale del castello di Ripe. Ed è in questo periodo che, vista la distanza e il disagio, si pensò da parte dei parrocchiani e del rettore, di costruire un oratorio all'interno del castello. Infatti per raggiungere la chiesa dal paese occorreva percorrere 500 metri di strada in forte ascesa. Il parroco, visti i tempi, abitava nel centro fortificato, così si decise che nella casa di appartenenza alla chiesa di San Marco, ubicata all'interno delle mura di Ripe, di innalzare un tempietto dedicato alla Madonna della Misericordia. L’oratorio divenne chiesa principale, tanto che, durante il XVIII secolo, ogni qualvolta si celebrava la messa a San Marco, si trasportavano gli arredi sacri dalla chiesa di   S. Maria della Misericordia.

 

Nonostante la nuova chiesa, San Marco non fu abbandonata, anche se il tempio, fondato su terreno instabile, necessitava e necessita, di continue manutenzioni. Agli inizi del 1700, prospiciente la chiesa di San Marco venne costruita un'abitazione ad uso di colonia e un secolo dopo, restaurato tutto l'edificio sacro e la casa, gli arcipreti vi si stabilirono definitivamente. La chiesa della Madonna della Misericordia, dopo aver sopperito per tanto tempo alla parrocchiale, venne definitivamente abbandonata sui primi del XIX secolo, considerata l'incipiente rovina.

Così la parrocchiale sorse a nuovo splendore, abbellita, anche, con immagini ed arredi della chiesa di S. Maria. Ma, probabilmente, l'opera d'arte più interessante era collocata sul campanile: una campana risalente all'anno 1361 con iscrizione gotica non più decifrabile. Nel suo complesso il tempio è modesto: sia come grandezza che come opera architettonica. Attualmente, l'edificio, ripulito e dotato di un nuovo pavi­mento in cotto smaltato si presenta in maniera decorosa, abbellito all'interno da immagini sacre di discreto valore artistico: II quadro seicentesco che rappresenta San Marco Evangelista con il leone a fianco, collocato sopra l'altare maggiore, è di buona mano, ed anche le pitture su tela ai lati dello stesso altare (S. Apollonia e S. Lucia) sono di buona fattura. Un altro quadro del seicento, rappresentante Gesù crocefisso, S. Rocco ed altri santi è collocato sull'altare a destra entrando. Sul lato sinistro è posto un quadro rappresentante la Madonna con dei bambini ai suoi piedi e sullo sfondo la stessa chiesa di S. Marco. La pittura, fatta nel 1957, è del pittore pesarese Pavisa, e fu commissionata dall'arciprete Moretti don Olindo.

 

Particolare momento è stato vissuto dalla comunità cattolica di Ripe tra il 1982 ed il 1987, dietro l'impulso di don Giuseppe Righi, succeduto a don Moretti. La chiesa di S. Marco era domenicalmente meta di fedeli provenienti anche dalle parrocchie vicine, ed una vera e propria folla si riversava in occasione della festa del patrono. Degni di menzione: la rappresentazione della natività nella notte di Natale e la Via Crucis del venerdì santo, con scene particolarmente suggestive e scenograficamente coinvolgenti. Il 17 maggio 1987, don "Peppino" fu destinato alla parrocchia di Calpino di Fermignano e per S. Marco si chiuse l'ultimo atto della propria autonomia. Da poco tempo la parrocchia di S. Marco di Ripe è stata annessa, in virtù del nuovo concordato che sopprime le parrocchie con meno di 500 abitanti, alla parrocchia di Santa Maria della Morciola. Prima della soppressione, nella parrocchia di S. Marco vi erano 35 famiglie per un totale di 139 persone. Altro ineluttabile segno dei tempi.

 

Leonardo Moretti, Castelli sospesi tra sogno e memoria, Colbordolo, 1993